42Ì) andò con ventidue galere per pigliare il porto e saccheggiar quella città , con l’inganno di far credere che fossero le galere del principe Doria che dovevano capitar là per condurre in Italia il ree la regina di Boemia 1. Dove in modo si adoperò sua eccellenza per le gagliarde provvisioni che fece in fermar le genti che, abbandonato il tutto, si fuggivano, e in far riparare le mura dove faceva bisogno, che si può veramente dire, che dal sacco che avrebbe dato il priore al sicuro a quella città l’ha liberata esso signor duca. Tornò sua eccellenza in Italia con il re di Boemia, e poi andò con 1’ imperatore sotto Metz, generale della battaglia di quell’esercito 1 ; e morto che fu il signor di Roeux che era generale di Fiandra, fù dal paese addimandato per quel carico il signor duca di Savoia, onde lo creò l’imperatore generale di 1 ulto 1’esercito. E fu quando sua eccellenza andò sotto Hesdin, quale ebbe a discrezione, o ne cavò da’prigioni molte migliaja di scudi s. Dapoi fu spianato questo Hesdin, e fabbricatone un altro due miglia lontano, nel qual parve a sua eccellenza di lasciar memoria di sé; imperocché gli pose nomeHesdin-fert, giungendo al primo nome le quattro lettere che sono l’impresa di casa sua 1 Quando Carlo V chiamò in Germania il suo figliuolo Filippo, come abbiamo detto nella nota precedente, mandò in di lui vece in Ispagna il proprio nipote Massimiliano re di Boemia. Ritornato Filippo in Ispagna, Massimiliano si apparecchiava a partirne , ed era in Barcellona quando Leone Strozzi , fratello di Piero, tentò il colpo di mano riferito in questo luogo della Relazione. 2 Battaglia dell’ esercito dicevasi il centro, come quello dal quale più specialmente dipenda l’esito d’una giornata campale. 3 11 solo duca di Buglione gli pagò venticinque mila scudi di taglia. 4 A proposito di questo motto, fert, il Boldù , in quel brano genealogico della Relazione che abbiamo trascurato , dice (come molti altri prima e dopo di lui hanno detto) che Amedeo IV conte di Savoia mandato dal papa e