3y4 il’ imperatori; perchè se uno, o due o al più tre imperatori continuati saranno siati valorosi e buoni con accrescimento del loro imperio, ne sono succedi da poi tanti più che hanno perduto gran parte dell’ acquistato, e hanno dato principio alla loro declinazione; ma nella continuata serie di tredici imperatori Ottomani si è veduta questa straordinaria felicità, che se uno di loro è stalo grande, l’altro ha cercato di esser maggiore; e se uno ha acquistato, 1’ altro ha acquistalo molto più; nè mai alcuno finora ha perduto un palmo dell’acquistato, e par che anco per religione sia a loro proibito il restituire mai luogo dove abbiano fatta una volta la orazione, nè altro luogo io trovo, che li Turchi abbiano perso nò mai ricuperato salvo la Isola eli Celidonia, la quale acquistata da questa serenissima repubblica l’anno i5oo con il valore del generai Pesaro e di Consai\o Ferrando, è restata in potere nostro fino oggidì ; solo esempio nelle istorie Ottomane. Onde ragionevolmente si può discorrere, che siccome l’impero Ottomano ha facilmente potuto, con l’autorità e presenza sempre del Gran Signore nelle importanti imprese , e per il concorso e la speranza de’premii e degli onori, far così mirabili progressi in così poco tempo, così ora possa aver qualche principio la sua declinazione; poiché si è veduto un Sultan Selim, padre del presente Gran-Signore, aver dato principio a tener questa opinione, che la vera felicità di un re e di un imperatore non consista nelle fatiche militari e nelle operazioni di valore e gloria, ma nell’ozio e quiete, e nella satisfazione de’suoi proprj sensi, in goder tutte le sue comodità e piaceri nelh serragli con donne e buffoni, satisfacendo a tutti li proprj desideri di gioje, di palazzi, di loggie e di lavori di ogni qualità.