44' uno di quelli del campo turchesco andò dal suo generale con una testa ed un cavallo de’nemici, dandogli nuova del successo. Il quale impose al detto uomo, che non dovesse dir nulla sotto pena della vita per non ¡spaventar il campo, e fece subito chiamar tutti li pascià e agà ed ordinò che si mettessero in ordine tutti li giannizzeri ed artiglieria, e mandò per soccorso a quelli che combattevano tre pascià con le loro genti , e due agà dei venturieri, ed ei si fece subito armare e metter in ordine cavalli per cavalcare venendo occasione di combattere col restante dell’esercito, e fece metter buonissime e grosse guardie acciò che gl’inimici non lo assalissero da quella banda all’improvviso. Circa alle ventidue ore del giorno sopra vennero altri a domandare ancora soccorso al generale, perchè li Persiani e Giorgiani li trattavano molto male; e subito il detto generale mandò a chiamar Osman pascià , ed arri vato alla presenza sua , gli ordinò cbe si dovesse adobbare e mettere bene in ordine perchè gli voleva dareilgonfalone con tutte le insegne,tamburi eistru-menti con trecento giannizzeri e quaranta pezzi d’artiglieria per andare a soccorrer li suoi combattenti. Ed essendosi esso Osman pascià messo in ordine, come gli commise il suo generale, si avviò con le dette insegne e gonfaloni a grandi suoni di tamburo ed altri istrumenti verso li suoi, andando innanzi a lui li detti giannizzeri e ciaussi, e artiglieria da campagna , come soleva andare la persona del generale, e marciava con riposo cioè a passo a passo. Sendo per via mandò alcuni ciaussi a staffetta , i quali dettero falsa nuova, che quello che gli andava per soccorso era il generale con tutto l’esercito. Il Persiano si mise allora a ritirarsi tuttavia combattendo e restando molti di loro morti o prigionieri. Il seguente giorno fece