2 I 5 viaggio verso il porto di Molanto, nido delle fusle, dove si era disegnato di fermar la notte; ma per paura di venti scirocchi che impedissero ai legni il levarsi di là, tirammo alla bocca di Cattaro, ed entrati nel canale sotto alla fortezza ili Castelnuovo de’ Turchi, circa un' ora di notte, si fece sicurezza, e poco discosto dalla suddetta fortezza pigliammo il porto della Madonna delle Rose, viaggio di trenta miglia. Ragusi è città molto nobile ed antica, detta da Tolomeo Epidaurus , benché, questa cbe è ora Ragusi, non sia 1’ antica, che è lontana da questa quattro miglia, e chiamasi Ragusi vecchia, poco abitata, siccome all’incontro la nuova é piena di abitatori e posta in bellissimo sito nel continente della Dalmazia. Ila porlo piccolo, fallo a mano, con molo non molto grande. Patisce di venti e leiremoti e l’invernata vi fanno freddi eccessivi. Non è molto forte , e specialmente dalla banda di terra , battendola i monti vicini, contra i quali è riparata. Sono i Ragusei tributari del Gran Turco, ed ogni anno gli mandano ambasciatori col tributo, che è di zecchini ottantadue mila. Andammo a desinare a Gattaro, buonissima tortezza che ha un castello sopra una gran rupe , fornito di buona quantità di artiglieria. Prima che si arrivi a Cattaro, pure su per canale, si vedono a man dritta montagne di cosi grande altezza, che per sei mesi dell'anno impediscono che i raggi del sole non feriscano il piano al piede loro. La sera alloggiammo al porto di Trasto, sei miglia lontano dalla bocca di Cattaro, e trenta dalla desinata. Desinammo sotto a Budua, e la notte seguente non pigliammo porta, bisognandoci passare il golfo di Lu-driuo ; per transito vedemmo Dolcigno e Durazzo, fbr-