*55* Si ritir/t nel ducato di Lucemburgy me occupa molti luo-ibi. S offende lr arme coi Pontefici per due anni> Incitato al~ V impre/a di Napoli, l'abbraccia - Qaalità de! Principe di Salerno. 238 DELL' H ISTORIA fiderato, altro non reilava a farfi per loro, che rendere molte gratie al Rè di tanto beneficio, del quale la Germania era per ferbare, con molto obligo, una perpetua memoria verfo la Corona di Francia. Commoffe quefto avifo grandemente il Rè, vedendoli caduto da grandiffi* me fperanze , che haveva già concette uell’ animo, & gettata la fatica, & la fpefa di tanto viaggio. Tuttavia per valerfi delle fue forze in altra parte , fi ritirò con 1’ efferato nel ducato di Lucemburg, ove fece acquifto di molti luoghi importanti, & parimente della fortezza di Mon-valier, {limata la chiave di quel paefe, nella quale vi ri-mafe prigione il Conte di Mansfelt , che per nome di Cefare era propofto a quel governo. Ma rivolgendo tuttavia nell’ animo fuo altri molti alti di-fegni, pensò, per levarfi ogni impedimento, di dovere in ogni modo comporfi co’l Pontefice , per fepararlo da Celare; & finalmente ottenne, che nelle cole di Parma tri la Chiefa & la Corona di Francia s’intendeffero per due anni 1’ armi fofpefe. Onde effendo andato a ritrovarlo al campo il Prencipe di Salerno T propoilagli Timpreia del regno di Napoli , l’udì tanto più volentieri, & cominciò lubito a formare con lui moite cofe intorno alle forze, & al modo con che s haveffe l’imprefaad effequire ; & principalmente fi conchiufe , che doveffe il medefimo Prencipe effere il Capitano , effendo fatte da lui pronte offerite, & promeffe grandi, fondate fopra varie cofe, & maffimamente {opra la grande difpofitione di quei popoli a dover fottraggerfr dalla ubbidienza de gli Spagnuoli, & porfi fotto la tutela , &. l’imperio del Rè di Francia . Era il Prencipe dimorato un tempo in Padova T ritirandofi fuori del regno y per diverfe male fatis* fattioni havute da Don Pietro di Toledo, Vice Rè di Napoli y & dal medefimo Imperatore, perche fopportaffe quelle ingiurie a lui fatte. Onde da prefenti moti tolta V occafione di fufcitare cofe nuove , & di rifentirfi conerà Celare ad un medefimo tempo dell’ingiurie fue priva-