2^6
lasse trentamila ducali di contanti e molle munizioni e provvedimenti dentro il forte di Tiflis , ed a Van furono spediti li pascià di Aleppo e di......con diecimila persone.
     Queste guardarono le frontiere date alla loro cura, sen ■ za aver travaglio e disturbo di sorte alcuna ,e ritornarono alle loro residenze con la nuova stagione d’inverno, tutti sani e contenti. Ma Meliemet pascià con molto diversa fortuna andò e tornò dall’ impreso cammino , perciocché giunto alli confini del paese, contermini allo stato di Si-mone, nel passare una fiumana fu assalito dai Giorgiani misti con Persiani e ne restò maltrattato e rotto.
     E questo effetto cosi accadde; che essendosi intesa 1’ andata di Sinan a Costantinopoli, e la venuta di Mehe-met nella Georgia, quelli capi e confederati con dodici mila soldati si erano ridotti a quelle vicinanze aspettando il <Ietto soccorso, per tagliarlo a pezzi e levar l’occasione di sussidio a quelli di Tiflis, sperando che esso forte restando dai nemici abbandonato ritornasse nelle prime forze amiche di Simone.
     Questi adunque, nel passar che facevano i Turchi la fiumana , assalirono l’inimico esercito , ed in brevetempo postolo in fuga e rotto, gli tolsero le casse dei trenta mila ducati e tutte le munizioni , ed ammazzarono da dodici mila uomini, ed indi partiti ritornarono alle loro residenze. Mehemel raccolse le reliquie delle sue genti quante più potè e si condusse medesimamente a Tiflis; dove giunto, gli fu protestato da quelli del forte che abbando-neriano le difese della fortezza , se non venisse fatto il debito provvedimento del vitto e delle paghe ordinarie a loro dovute. Per il che Meheinet esortò tutti li soldati che ponendo la mano alle proprie borse, ognuno sborsasse