4g9 lettere subito aperte dal generale, dubitando di non essere assalito all’improvviso, fece immediate gridar nel campo che tutti si ponessero in ordine per partirsi, e questo fu sulla mezza notte. Cosi si avviò verso Cars in gran fretta e l’artiglieria rimasta addietro fu assalita dagl’inimici, che ne acquistarono circa novanta pezzi, sebbene il generale voltatosi a recuperarla tutta la riebbe^la dieci pezzi in fuori. Fatto ciò seguitò il suo viaggio e giunse a Cars li otto di settembre , ove lasciate buone guardie e muni-zimii ritornò con lutto l’esercito in Erzerum, avviandosi subito dopo a Costantinopoli. Alli primi di settembre giunse a Costantinopoli l’ambasciatore suddetto di Persia, e veramente in quel giorno medesimo mori all’improvviso Mustafà; onde il Gran Si-gnore impose al detto ambasciatore di andare in Erzerum a trovare Sinan pascià col quale trattasse di essa pace, e quello che egli tratterebbe sarebbe stato ricevuto e confermato in Costantinopoli. E così arrivato in Erzerum trattarono insieme e conchiusero, che il re di Persia riavesse tutte le provincie città e luoghi che Mustafà generale gli aveva occupati, e si stabilisse la pace in perpetuo. Il che udendo esso Gran Signore l’ebbe grandemente a male, e non volle confirmar per allora essi capitoli. Ma avendo replicato esso Sinan che lui non trovava rimedio nè via di concluder la pace con altra sorte di condizione che quelle , sciolto , senza altro comandamento del Gran Signore , l’esercito, deliberò recarsi di persona a Costantinopoli, anche perchè si dubitava che stante l’assenza sua non fusse dal Gran Signore eletto qualcun altro per gran visir in luogo del defunto Mustafà. La qual cosa ebbe molto a male il Gran Signore, e si lasciò intendere che al-1’ arrivo suo lo avrebbe fatto privar della vita perchè non