313 a km no vanno alla guerra con disegno di rubare, e facendo prova di valore acquistarsi qualche grado appresso il Gran Signore. La milizia a piedi non è altro, in tutta la Turchia , che delli giannizzeri, li quali prima che acquistino questo nome sono domandati azamoglani, cioè figliuoli di Cristiani, per la loro raccolta che si fa per tutto il paese di figliuoli di Cristiani ca razza ri del signor Turco, andando ogn’ anno li deputati a levarne alli padri quel numero, che bisogna per conservare il numero di dodici mila, ed eleggono quelli che danno speranza di venire di maggiori forze, e subito li fanno Turchi, e li mettono negli serragli a questo particolarmente deputati, sin che pervengono al- 1 età di quattordici anni ili circa: allora li mettono ad ogni mestiero di fatica, come di portar pietre, lavorar la terra, acconciare li giardini del Gran Signore, e altre cose tali , dandogli secondo il suo valore da uno fino a tre aspri il giorno; e come sono fatti uomini robusti, sì fanno giannizzeri, li quali sono al meno dodici mila, gente stimata il nervo delle forze di questo Gran Turco. Le loro armi sono 1’archibuso e la scimitarra, nè hanno alcun’arme di difesa, e il loro soldo è di aspri quattro fino a nove il giorno; ma perchè è introdotto che tra giannizzeri entrano li figliuoli di altri giannizzeri, quali non sono allevati con quella rigidità , che gli azamoglani, si è in qualche parte corrotta la disciplina militare di essi giannizzeri. Si serve appresso il Gran Turco, oltre le forze dette, di ausiliare ; e queste sono in Europa Tartari Bogdanj e Vallacchi, e in Asia Giorgiani, Curdi e Tartari. Li Tartari hanno il loro Kan, che vuol dire imperatore, il qual ha servito qualche volta il Gran Turco in persona con