232 LE FESTE DEL RITAGLIO. Ora venendo alle feste, dico che incominciarono al li 21 di Giugno , e finirono alli 21 di Luglio. Queste feste si facevano nell’ ippodromo, cioè luogo ove anticamente correvano cavalli, in forma di teatro, di grandezza quanto la piazza di agone di Roma. Nel mezzo ha una aguglia alta di cinquanta braccia, tutta di pietra viva commessa insieme senza calcina , e riposa sopra quattro palle di marmo, poste sopra un gran piedistallo. In questa piazza erano dirizzati palchi per li pascià, ambasciatori ed altri primi fra i Turchi , ed un gran palco per la musica che era di guaccare e tamburi di varie sorte, che facevano un concerto piuttosto bizzarro che armonioso o piacevole. > Ad una piccola ringhiera coperta ed intorneata di gelosie stava il Gran Signore col figliuolo, e questo era sul serraglio, sulla mano dritta di chi arriva sulla piazza verso mezzogiorno. Lontano assai, per la medesima mano, era il palco dei pascià; appresso seguiva quello dell’ambasciatore dell’imperatore, ma più basso, e nell’ordine inferiore dei palchi ; e quello dei signori Veneziani contiguo a questo. Incontro al poggiolo del Gran-Signore era il luogo dell’ ambasciatore di Persia, e sotto a lui Polonia. Ma dall’ altra parte o capo della piazza , e fra loro due , erano le finestre e gelosie del serraglio delle sultane e schiave del Gran Signore. Francia non v’intervenne, e la causa fu intesa diversamente. Prima mosse Francia difficoltà di luogo all’am-basciator dell’imperatore, con dire eh’esso si nomina