a47 seguente Iucca di sua commissione bastonate, senza odiare nè chi gli dà , nè il capo che lo la castigare; anzi in con trario, finito che hanno di batterlo , se ne va a baciargli la mano. Quello che io lio detto di sopra del servizio che son tenuti fare i giannizzeri nuovi ai vecchi, il medesimo osservano nelle guerre , dove tanti di loro provvedono un padiglione e un cavallo per portare i bagagli della camera. Mentre poi stanno in Costantinopoli, i capi di squadra, come gli altri privati, seguono il loro agà quando va a corte , dispensando intanto il resto del tempo i giovani nel tirar di archibugio. Alcuni ancora ¿0110 dati al servizio e guardia delle case degli ambasciatori, e questi vivono esenti dai sopraddetti obblighi, e nel fine dell’ambasciata , a gratificazione dell’ ambasciatore , sono innalzati dal Gran Signore a maggior grado. Muovendosi poi alcuna guerra grossa , escono costoro sotto il luogotenente dell’ agà , ovvero , essendo 1’ espedi-zioue gagliarda, sotto l’agà islesso,e vanno sempre appresso la persona del generale , e sono gli ultimi a combattere , adoprando per loro arme la scimitarra ed archibugio con grandissima arte e sicurezza, essendo ora in numero di dodici mila , dei quali quattromila ne stanno a Costantinopoli , e gli altri alle frontiere. Si maritano come più lor piace, il che già non era loro permesso, se non ad alcuno posto nelle frontiere, ovvero consumato nelle guerre, ma tutto con licenza e grazia dell’agà. Ora, come ho detto, si concede a tutti indifferentemeute, e forse per più legarli con questo pegno di figliuoli e moglie, all’obbedienza ed amore del Gran Signore.