>44 tino o di alcun grado, che possa dar loro il Gran-Signore, mosso ila prova vista in alcun di loro di valentuomo. Può, appresso a questi, avere in ujuto, se fa la guerra in Europa, i Tartari, i quali benché non siano tributarli sono nondimeno obbedienti al Gran-Signore, sicché alcuna \olta il Can, cioè l’imperatore loro, ha seguito alcuno di quesli Ottomani con cinquantamila cavalli a sue spese , e sempre ora si trova pronto per cavalcare e rompere o in Polonia, o in Moscovia, dove più gli accenni il Gran-Signore. Vi sono i Bogdani governati dal vaivoda loro , come ho già detto, tributario al Gran Signore , che con diecimila cavalli sono obbligali al servizio, e li Valacchi ancora con altrettanti. Questi , cosi li primi come li secondi vivono alla greca, ed è in libertà del Gran-Signore mutar loro il vaivoda, con la mutazione del quale suole il pascià guadagnar grandemente, anzi basta l’uso che possa mutarsi, perchè colui che governa , per fuggir 1’esser depresso, sia continuamente pronto al donare. Questi sono gli aiuti, dei quali può il Gran Signore valersi in Europa. In Asia poi ha ancora li Giorgiani, pur Greci liberi e 11011 tributai ), i quali col numero di trenta mila cavalli fanno maggiore l’esercito del Gran Signore. A’quali si aggiungono, quando sono richiesti, alcuni popoli , che si dicono Curdi, i quali governano coi proprj san-giacchi, ma non dimeno eletti dal Gran Signore, quali a lui piace. Sono quasi ridotti soggetti, e sono obbligati servire con venlicin jue mila cavalli senza alcun pagamento; ma il confine chu è vicino alla Persia, la religione che è Maomettana, il maltrattamento do’Turchi, e il bene che sperano da’ Persiani, è cagione che spesse fiate ribellandosi servono l’altra parte. E quesli sono tutti gli aiuti de’quali è solito il Gran Signore valersi per far