J I 2 quanta mila cavalli, ma gente assai manco buona di quella di Europa. Oltre li sopraddetti, sonovi li spalli della Porta in numero di quattordici mila, oltre li quali il primo pascià visir ha sotto di sè altri mille spalli, e cinquecento per uno gli altri pascià, e il soldo di tutti questi non è meno di aspri dieci il giorno , e il più venticinque. Tutti li predetti spalli sono obbligati servire alla guerra a tutte loro spese senza aver aumento di provvisione più in tempo di pace, che di guerra: quelli della Porta in tempo di pace sono obbligati di stare appresso la persona del Grati Signore, in tempo di guerra hanno donativi di non meno di venti zecchini per volta ; ma li spalli di limalo stanno alli loro rimari in tempo di pace, e in tempo di guerra mai hanno nè donativi, nè risloro alcuno. L’armi di tutti li sopraddetti soldati sono una lancia non molto grande, la scimitarra, lo scudo, l’arco, e le freccie , e non portano altre arme di difesa , che la celata. Appresso vi è la compagnia dellt muleferica, qual’è di dugento, che per la maggior parte sono figliuoli di uomini principali Turchi, e compajono sopra tutti gli altri onoratissimi , e stanno sempre appresso la persona del Gran Signore, non essendo mai mandati dove non va sua maestà, nè hanno altro capo che lui medesimo, e hanno di provv isione quaranta aspri il giorno, e di là in su a beneplacito del Gran Signore. Questa è tutta la milizia propria, e pagata dal Gran Turco a cavallo, eguale in tempo di pace e di guerra. Ma quando va in esercito lo seguitano circa venticinque mila cavalli venturieri, i quali senza stipendio , nè soldo