aGG calpestio grande di quelli che erano passati il giorno innanzi portata a seconda dal fiume si era ammassata tutta insieme, e aveva fatto quasi uno scoperto guado nella fiumana, sopra il quale chiunque passò fu salvo, nè avvenne che in questo rimanente dell’esercito vi perisse pure alcuno. Passò di poi Mustafà alla città di Cars, la quale parimente ritrovò vuota d’ogni soldato e difesa, e solamente abitata dalla più vile e negletta turba , che pronta corse a riverire il nuovo capitano lurco ; il quale subito fece fabbricare una rocca in mezzo di essa città , e vi pose dentro Cairdar pascià con buon numero di soldati e molti pezzi d’artiglieria; e perchè era grande inverno, ed il viaggio che egli avea a fare era lungo, si risolse di ritornare in Erivan; ma prima che partisse, nominò visir e governator generale Osman pascià della provincia di Sirvan , dandogli carico di andare ad occupare il Diarbek, e chiamati i Tartari, i quali avea inteso eh’erano arrivati ivi appresso , parti Mustafà e ritornò in Erivan. Osman occupò Sumachia , essendo fuggito di quella città il Persiano, che quella governava a nome del re di Persia. Occupata Sumachia, mandò ambasciatori alla città di Deinicarpi, i quali gli riportarono le chiavi d’ essa con li primi cittadini della città, che vennero a pregare Osman ad andare a risedere in detta città. Chiamò finalmente i Tartari che erano accampati presso a Demicarpi mezza giornata , in numero di trenta mila sotto il capo loro Abdulcherai , fratello del re dei Tartari Cumani , che abitano le regioni vicine alle Meotica Palude e a Caffa. Venne il detto Abdulcherai, con li trenta mila suoi seguaci a Sumachia , e, come gli ordinò Osmano, scorse e