avea, acciocché mantenendolo urli’amicizia sua, gli fosse più facile il dare soccorso a Tiflis, e meno contumaci gli riescissero gli acquisti e l’obbedienza della Georgia. Anzi deliberò di mostrare in lui maggior confidenza che mai avesse mostrato , come a suo luogo si dirà. Si erano intanto ridotti al re persiano li capitani vincitori e allegri, avendo apportato un comune giubilo a tutto il regno; dal ebe prese occasione Mirisè Salmas, primo visir di quel re, e suocero di quel principe, di persuadere adesso il re di andare nel Corassan, con sicuro e foite esercito , per aver nelle mani Abbas Mirza suo figliuolo come a lui ribello ; e tanta istanza lece , e tante ragioni vi propose, che in fine lo indusse: il che 11011 iacea per altro che per rendere al genero suo qual regno assolutamente suo, e non partito dominio col detto Abbas-Mirza , il quale pur troppo era stato sempre obbediente al padre. Sperando dunque il re persiano che i Turchi si dovessero contentare a vendicarsi solamente delle ingiurie del Giorgiano e ad assicurar bene le strade per Tiflis , raccolte genti da guerra al numero di ventimila , si parti pel Corassan con animo deliberato di dar morte a tulli li sultani seguaci del figliuolo, farlo prigione, e porre a quel governo chi più gli fosse piaciuto; ma prima che si partisse di Tauris, volle però assicurare le frontiere dai Turchi con buone guardie, e diede a Emir-Khan titolo di generale sopra tutti , avendosi egli offerto di far venire la nazione dei Turcomani a quella difesa, ed impiegare ogni sua forza ed ingegno perchè li Turchi non ponessero li piedi in quelle vicinanze, e venendoci, apportare loro danni segnalati. Levossi ed inviossi verso Casbin accompagnato dalle sue genti e seguito dal principe suo figliuolo, e dal suo