4a3 serenità vostra con compila mia satisfazione , onde ebbi allora larghissima occasione di dir molte cose in laude sua, perchè non si trovava presente come ora alla mia relazione, essendo restato in Dalmazia a servire li signori siudaci iii quella provincia. Ora mi conviene andar più parco nel dire, perchè, trovandosi qui presente, la sua modestia da me molto ben conosciuta non mi permette altrimenti; pur non debbo defraudarlo, ma più seriamente parlerò della persona sua, la quale (a imitazione di messer Andrea Rosso suo avo paterno , che fu segretario con la serenissima memoria del principe Gritti nelle guerre di Lombardia, e fu fatto prigione da’Francesi in Brescia) subito entrata in cancelleria principiò a servire, e per sedici anni continui ha servito nei principali carichi di mare; di dove appena ritornato, venne prontamente a Costantinopoli con me, e nel servir nel mio bailaggio corse quelli pericoli di morbo e altro, e portò quelle fatiche che allora io riferii a questo eccellentissimo senato. Nel mio ritorno restò in Dalmazia a servire li signori sindaci,e subito inteso il carico impostomi dall’ec-cellenze vostre per comandamento suo, prontissimamente venne a servire, lasciando la moglie allora presa , e tutte le cose di casa sua senza alcuna considerazione del suo particolare , ma tutto intento a servire , facendo egli solo quel- lo che sogliono far due. E stato tanto diligente nel servizio , intelligente nell’ opere , modestissimo nel conversare, e finalmente ha mostrato tanto valore in ogni sua operazione , che lo rendono meritevolissimo del grado di segretario di questo eccellentissimo senato, a tal che per certo, nella prima occasione, voglio sperare nella molta giustizia carità e prudenza di quelli eccellentissimi signori che vi si ritroveranno, che prontamente 1’ abilite-