derio di dominare e consideri che mentre che lui starà in pace con questa repubblica , sarà arbitro e padrone del mare con la sua armata , la qual sempre è stata superiore alla spagnuola , ma quando ba avuto guerra con questo stato, sa benissimo quello che sia seguito alia sua armata e quanto sia stata inferiore a quella della cristianità ; e se ancor questo non è da lui stimato , sarà forse stimato quel- lo , che appresso de’Cristiani suol aver gran forza, cioè il giuramento , la promessa, la capitolazione? signori nò , che nè anco questo vale appresso Turchi per potersi ila loro assicurare; perchè pubblicamente professano non esser obbligati osservar la parola. E se nè la utilità nè la fede ci possono assicurare, in che adunque potremo fidare ? in niuna cosa certo. 1 Turchi hanno per religione e per legge il sottometter la Cristianità: non hanno altra mira che dominare, e chi ha questo per fine non pensa ad altro che a sottometter sempre la parte più debole. I Turchi non hanno nè fede, nè parola , ma il proprio loro stato è la tirannia , la violenza e la usurpazione. Però in conclusione la vera sicurtà che possiamo aver in loro è non si assicurar mai della loro volontà. Ma perchè è di tanta importanza per la conservazione di questa nostra libertà il mantener quanto più lungamente si possa questa pace, che abbiamo con il Gran-Signore , dobbiamo pur considerale se ci è qualche speranza o rimedio per poterla conservare, o se almeno per qualche tempo >i sia qualche rimedio o provvisione per ottener questo, che allora dovremmo con ogni spirito procurarlo. Illustrissimi ed eccellentissimi signori, sono alcuni che credono che il donare a Costantinopoli possa far questo effetto di conservar la pace ; ma io soli di contraria opi-