12 G ogni parte per sci e sette giornate di cammino,-e rovinar quei castelli che v’ erano, per assicurarsi sempre più da detti Ottomani, che non gli venga volontà d’ impadronirsene e tenerseli. Parendomi avere abbastanza detto a vostra serenità delle fortezze di questo re, parlerò ora delle pertinenze cd intelligenze che ha con gli altri principi vicini. Ha esso re pretensioni sopra li paesi toltigli dall’imperatore Ottomano, cominciando dal fiume Eufrate da quella banda sino a Babilonia , e verso ponente sopra il paese di Diarbek e Armenia minore. Ha esso re intelligenza, e da lui dipende un principe cristiano, signore de’Giorgiani, ed è suo tributario di venti mila ducali all’anno, ed ha il suo stato vicino al mar Caspio; il qual principe in occasione di guerra contra Ottomani potrebbe servire con dieci mila uomini a cavallo, tutta gente florida e valorosa. Vi sono anco alcuni signorotti turchi chiamati Curdi, quali stanno sopra certe montagne tra'T Armenia minore (verso qbella parte de’Giorgiani, che è posseduta dal Turco) e il mar maggiore, sopra le quali montagne essendo io passato, ed avendo veduto io in Erivan preparazioni di genti, detti signori tenevano per fermo che fosse contra sultano Selim,onde mostravano di sentir grandissima contentezza, e facevano preparazioni per mettersi aU’ordine alla guerra, ed essi tutti uniti potriano fare tre in quattro mila cavalli di rara bontà. Ora non mi pare di dovere più tediare voslra serenità, massimamente avendole io con mie lettere dato conto di mano in mano del mio negoziato e del mio viaggio. Nel qual viaggio fui crudelmente battuto sotto I3 pianta dei piedi in Erzei um , e mille volte a pericolo di crudelissima