• 89 ficullando i negozj, ma si ancora per riceverne beneficò di qualche importanza, importando grandemente T ingegno vivissimo di quell’uomo , aiutato dalla pratica che tiene del modo del negoziare della serenità \ostia, e ben sapendo egli quanto a lei sia cara la pace. Saprà similmente, come non è da dubitare, sua signoria alarissima e prudentissima iutertenersi con qualche dono quei ministri, i quali è necessario adoperare alla Porta, come è fra i più principali il cancelliere grande, quello cioè che scrive i comandamenti, e quello che segua col segno del Gran-Signore; perchè e l’uno e l'altro ponno metter impedimento , 11011 scrivendo o non segnando , benché T abbia comandato il pascià. Di costoro non occorre te¡liare più lungamente la serenità vo-slra perchè vagliouo solo nei particolari negozj, e poca cosa può tenerli contenti ; ma nel negozio principalissimo della conservazione della pace , non si può a quella Porta adoperar altri che il clarissimo bailo, aiutato principalmente dalle risoluzioni di qua, le quali siano sempre tuli, che conosca il pascià non esser abbattuta la virtù di questa repubblica , ma nondimeno in maniera osservante la grandezza del Gran-Signore, che non scoprendo troppa umiltà nè soverchio rispetto, quello non si renda più confi lente e più insolente contra di lei; dovendo esser molto ben certa, che il signor Turco e il pascià non conoscono le imperfezioni e le debolezze di queslo stato in quel modo, che esse sono conosciute da lei. Però chi consigliali do le cose procurerà spander spaventi e timori, ben spesso potrà ottenere V opinione e forse ancora nome di gran senatore ; ma sappia certo d’esser causa di tanto avvilir questo stato e aggrandir 1’ insolenza turchesca , che finalmente quella accresciuta al colmo non sia più possibile