vuol spender, nò dar le buone usanze. E ne mettono in 53 mal credilo con chi ne può fare qualche dispiacere. Ora, serenissimo principe, si tengono tre giannizzeri, I e non volendo sua magnificenza che vadano a piedi, e nem-; meno vedendosi finora che li ambasciatori e baili vogliano menarli a cavallo, dove non fanno altro che star i alla porta del bailo, a me par che con due si potria fare , | e sparagnar la spesa di uno; perchè più che se ne ha, si è manco serviti, rapportandomi però al suo sapientissimo | giudizio. Si trovano in Costantinopoli pochi nostri mercanti, 5 e mi faccio meraviglia che anche quelli vi stiano, o, per dir meglio, che alcuno vi mandi li suoi capitali, essendo maneggiati nel modo che io vedo; vendendosi, e comprandosi con una forma, che in niun altro luogo ho veduto ; a negoziare mercanti con tanto disavantaggio, non tro-! vando da vendere, se non ad ebrei a tempo di mesi sei, | con tagliar le ditta ' a diciotto per cento all’anno; nè al-I trimenti la vogliono intendere, e con tutto che si tagli la ditta, si sta mesi tre e più a riscotere li denari se ben li doveriano avere di contanti immediate; e quando si I tanno baratti, li ebrei fanno il prezzo della roba, e di quella de’nostri si rimette in ebrei, che sono li sensali , I che a tal modo loro fanno il prezzo dell’una e dell’ altra ; poi se li nostri vogliono comprar lane, fanno mano tra loro, e le vendono a modo loro; e li nostri per li ordini ehe hanno, ovver per guadagnar le provvisioni, le pigliano ad ogni prezzo, e tutti conviene far come è stato fatto , talché io che non ho pratica di mercanzia, giudico che ni questo viaggio vi sia poco utile, oltra il grave rischio 1 Vale; sconiare.