447 bero in Erzerum ad ¡svernare. Vedendo rio il generale , cercò con buone parole di mitigare il loro impeto , cosi rispondendo. « Se volete torre il tesoro, mi caverete un fastidio, perchè io non son altro che il dispensatol e di questo, e voi altri siete quelli che avete a riceverlo; e se volete anche torre il gonfalone, pigliatelo, ch’io ne porterò un altro in luogo suo , e voi sarete tenuti per traditori del vostro signore. Però guardale quel che fate, ed io oggi farò provvisione onde resterete contenti. » Essi duu que si ritornarono con queste buone parole, ina furono ingannati, poiché il generale nulla eseguì di quanto avea promesso; onde gli spai cercarono d’indurre i giannizzeri a seguirli , e andare insieme chieder licenza di ritornare, perchè eran certi che passato il detto fiume, avevan tutti ila restar morti: però pensassero bene ai casi loro. Li giannizzeri dunque , ancor essi accordatisi , si consigliarono tra di loro di ammazzare il generale, ove non acconsentisse, ed in luogo suo elegger Tervis pascià. Andarmi poi da tutti gli altri pascià e loro esposero questo loro divisamente , i quali risposero: « Fate voi ». Si porlaron quindi dal predetto Tervis pascià per domandargli se era contento accettar tal carica, il quale per esser nemico del generale si contentò di accettarla. Allora tutti li pascià andarono da esso generale, e gli dissero: « Siamo qua tulti e vogliamo tornare indietro senz’altro, e non vogliamo nè vettovaglie nè altro, e quando voi non foste contento, abbiamo provveduto per avere un altro generale che farà a modo nostro ». 11 generale allora rispose. « Io sono qui con tulli voi d’ordine del mio signore per prendere il regno di Sirvan, e voi ora volete tornare indietro ? Vi domando se io solo potrò pigliarlo. » E quelli replicando con grandi grida gli dissero. « Noi vogliamo tornare, e se voi non vi