222 Trovatisi nell'arrivare a questa terra, un miglio lontano, orti e poderi, molto ben coltivati, fieni e frutti e vigne, e la strada maestra per lo spazio suddetto è lastricata, spaziosa , fatta a spese di Rustan pascià, che visse al tempo di sultan Solimano , e fabbricò ancora in questo luogo un caravanseré coperto di piombo e incrostato del medesimo dal capitello delle colonne fino al tetto , con obbligo di dare a mangiare ai viandanti. E abbondantissimo poi per ogni luogo di acque somministrate da una gran fontana, che è nel mezzo del cortile. A Manca, luogo di poco momento, miglia trenta. Poi fummo a Schizza, non molto gran luogo, poco lontano dal quale passammo per un lunghissimo ponte di legno. Qui vedemmo la giraffa portata dalle Indie, per menarla in Costantinopoli alle feste. Questo è animale alto assai più di ogni gran cavallo, ed ha le gambe di dietro mezzo gomito più corte di quelle dinanzi con l’unghie fesse come il bue. Il suo pelo tira al bianco, è macchiato tutto di scuro, eccetto il ventre che è bianco con pelo assai lunghetto. Ha il petto più largo di un cavallo, ma la groppa arcata come di un cervo, al quale rassomiglia ancora la testa, ma più polita con corne piccole simili a quelle di un capriolo, e collo lungo due braccia. È in somma animale bello , ma non atto a portar pesi ; è domestico , tantoché non solo gli porgevano il pane con le mani, ma con la bocca ancora; ed era preso da lui con tanta destrezza , che appena si sentiva. Fu viaggio di quattordici miglia. A Ponte Piccolo fummo alloggiati in un bellissimo caravanseré di magnifica entrata con molti gradini e fontane. Passammo un ponte posto sopra un ramo della marina , dal quale si denomina il luogo vicino, chiamandosi