299 dal mal caduco) finora liu due volte ordinalo che fussero, 1’ una , ammazzati tutti gii Ebrei di Costantinopoli, e fu del i5^9 , l’altra , tutti li Cristiani, e ciò fu del i584- Il primo furore si spense con l’oro che fu dato alla sultana madre e all’ agà dei giannizzeri, commutandosi la sentenza in una legge vana , cioè che invece dei turbanti dovessero portare in testa alcunni cappelli, che innanzi erano usati solamente dai mendici ebrei. 1 Il secondo furore si temperò col non aver trovalo nelle case dei Cristiani arme di alcuna sorle , delle quali dubitando, voleva atrocemente liberarsi dal timure, segno confuso di paura e di temerità , alletti contrai j fra loro , ma molto peculiari di quella signorile imprudenza. Sono tutti questi emergenti forse permessi dal cielo per chiamarci a sottrarci dai continui sospetti di un nemico sì fiero e sì potente, il quale ha per amato titolo di onore , e per legge di religione perder le anime e le sostanze dei Cristiani. E veramente declinando ogni giorno una tanta potenza per così lunga guerra, non vi vorrebbe allro che una buona concordia dei principi cristiani , i quali unitamente pensassero al Santo Sepolcro di Cristo , alli incomodi che ricevono dal Turco , ed a quella felice sede di Costantinopoli. Nondimeno senza soprastante necessità , sarà , se io non erro, così impossibile di fare una lega simile alla passala, come è il desiderarlo onesto affetto di animo pio. Ma si potrebbe almeno pensare di avere dai principi esposti ai danni del Turco, tanta comodità di legni, di gente , di biade e di danari, che mettendo insieme una moderata porzione di forze si potessero sperare quei progressi