DI SINAN PRIMO VISIR. A tempo di Solimano, imperato!- de Turchi, Ferat pascià primo visir era in mollo credilo alla Porla , avendo ricuperata la Siria e confermato 1’ Egitlo nella fede di Solimano. Però trovandosi in una tal grandezza, mandò in Albania a levare selle suoi nipoti, e tutli pose nel serraglio, dei quali sei se ne uscirono , e quel di minore età che era Sinan, ora primo visir, essendo rimasto nel serraglio, 111 processo di lempo ascese alla servitù del Gran Signore, e fu coiiuumerato fra i quattro giovani favoriti, de’quali uno è all’ uffizio di portar la spada, l’altro l’arco e il cavallo, il terzo un fiasco con acqua per lavarsi, e l’ultimo la veste, e questo fu il carico di Sinan finché il Gran Signore lo mandò fuori del serraglio con grado di suo cavallerizzo maggiore. Dappoi fu fallo pascià in Aleppo, dove essendo stato alquanti anni, occorse che l’Arabia felice si sollevò, e trovandosi Mustafà, che prese l’isola di Cipro, pascià del Cairo, Mehemet primo visir gli ordinò che dovesse trasferirsi a quietar quei tumulti ; ma scusandosi Mustafà di non poter andare a quella impresa con speranza di riportarne onore, stante la penuria dell’artiglieria e delle vetlovaglie, e così portando innanzi l’esecuzione dell’ ordine , Mehemet sdegnato fece tale ufficio con sultano Selim, che mandò il ciaus-bascì per strangolar Mustafà ; il quale avvisalo di ciò uscì dal Cairo, e si fere forte in campagna, dove essendo andato il ciaus bascì, vedendo di non poter eseguir 1’ ordine, fu trattenuto con bel modo, finché Mustafà, incognito, con somma diligenza se ne andò ai piedi del Gran Signore, di cui, con molle giustificazioni, lacrime, e pieghi della sultana madre, in parte placò lo sdegno.