123 ullri luoghi; ma sono tanto grandi le spese, che li guadagni riescono/piccolissimi, se però non vi si perde, avendone latta la prova alcuni Armeni ch’io vidi in Tauris, e tanto più si verranno a raffreddare tutti i negozj, quanto che un gentiluomo inglese addimandato il signore Tommaso da Londra, venuto in detta città con molte facoltà di pialli lina per via di Moscovia, sotto nome di ambasciatore della regina essendo venuto a morte, il sultano di Sirvan gl’ iniet ti ime tutte le robe , per il che li compagni eh’ erano con lui convennero spendere gran quantità di danari per riaverle , sicché per questa causa non si deve sperare elio da quelle parti le faccende abbiano a continuare. Nel regnò di Corassan si lavora di panni di seta , e specialmente di velluti, li quali possono stare al paragone delli Genovesi e d’ altri luoghi Lavorano delli rasi e damaschi con quella bellezza e polizia die si sogliono fare in Italia e sono a buon mercato. Nel dello paese di Persia non vi sono merci d’oro, nè d’argento, né di rame; ma solamente di ferro; però quelli che conducono argenti di Turchia in Persia guadagnano venti per cento, e dell’oro da quaranta in cinquanta per cento, e delli rami, quando dieci, e quando venti, e più per cento. Vero è che vi sono gravi spese per esser proibito il portar dei metalli nel predetto paese. Ora venendo alle forze di questo re, panni considerar prima e principalmente l’entrale. Ila questo re come cosa principale, contra l’ordinario di tulli 11 regni che sogliono cavar l’entrate loro dalli dazj, il costume di prendersi una parte delli frumenti , biade ed altre cose che produce la terra , e delle vigne e praterie si paga d’ogni mille , il valore di sessanta archi, che sono alcune loro misure, che dieci fariano