459 dello con assedio, e così piantarono li padiglioni intorno di quel la, e vedendo il generale die era superfluo che lutto 1’ esercito ivi stesse, lasciò Arescan con circa venti-cinquemila cavalli per tale effetto, ed egli partendo se ne andò dalla regina per consigliarsi seco ove dovesse andare, acciocché ivi non stesse indarno. Ora essendo all’ assedio esso Arescan, ariivò all’improvviso Abdulcherai, fratello del re de’ Tartari, con venti o venticinque mila cavalli , coi quali fatti dodici squadroni e messo in mezzo li Persiani e dato avviso ad Osman pascià , il quale subito uscì fuori con li suoi innanzi giorno , tutti insieme assalirono il detto campo Persiano e lo tagliarono a pezzi, pigliando anche il suo capo Arescan con la moglie e figliuoli, perchè è usanza tra li Persiani che ove vanno li mariti , vadano le mogli e figliuoli , e massimamente li nobili e grand’ uomini. I quali prigionieri consegnati a Osman pascià , questi fece prima decapitare li figliuoli e poi la moglie e ultimamente esso Arescan. E seguitando la vittoria andò al forte di Erech predetto, il quale fu un’altra volta preso e munito di gente e artiglieria, quindi passò oltre il fiume di Chi-rich predetto per andare contro la regina e suoi figliuoli; i quali dubitando che l’inimico non fusse in maggior numero , si misero a fuggir via e andare alla volta del regno di Persia. Li Tartari, credendo di raggiunger delta regina, andarono dietro alle pedate di essa, ed arrivati presso ad una città nominata Genge, ove stava essa regina con 1’ esercito, la presero e saccheggiarono, trovando molte gioje e molti denari, tappeti di seta , ed altre robe preziose , delle quali cose tutte caricarono li loro cavalli. Abdulcherai, lasciata ivi una buona guardia, si partì con tutti li suoi, e andò alla città di Carapag , la quale egualmente