49 sudditi suoi non siano cosi mal trattati dalli Levantini, che Lio volesse che vostra serenità 1’ avesse mandata in esecuzione quando io glielo ricordai, che al presente la ne semina beneficio grande, e alli sudditi suoi commodità, e alla mercanzia e dazj utilità, e non sariano persi tanti buoni uomini, oltre il commodo che ne sentiria Zante, Corlù e tutta la Dalmazia, e cesseriano quelli garbugli, li quali sa vostra serenità quanto gli costano per accouimodarli, oltra che si perde la riputazione appresso questo Gran-Signore ed altri principi: nè si deve guardare ( parlando sempre riverentemente) a treo quattro mila ducati, che vi andassero di spesa alT anno, perchè 1’ utile grande che ne seguirla, faria che la spesa non si sentisse. Volendo ancor incordarle di più di tenere uno in Algeri, che sia console di tutta la Barbaria sottoposta a questa maestà , e un vice cpnsole a Tripoli, dove stanzia Dragul-bei, che faria 1’ ¡stesso effetto che lm scriLto delli soprannominati; altrimenti ogni provvisione sarà supreflua come più volte per mie mi sou lasciato intendere,e vostra serenità l’ha potuto veder sì alla Vallona e a Durazzo con aver speso tanti denari senza avere potuto far frutto alcuno, corno in ottener comandamenti per Barbaria, non vi essendo là persona che ci possa favorire. Il signore Iddio, lasci deliberare a a osti a serenità quello che sia meglio per le cose sue. Saria ancor molto al proposito dar tal ordiue alli suoi rappresentanti o ministri che non facessero fede, nè lettera alcuna a’oaraz-zari di questo Gran-Signore, acciò non se ne potessero servire come più volte hanno fatto, e che vostra serenità* ha inteso, perchè torna in gran pregiudizio delle cose sue. Se vostra serenità avrà da dar nuova alcuna alla Porta, laudo a darla presto, perchè altrimenti la non gli sarà a caro, e la non può lar cosa più grata al proprio Gran. Voi. vi. 4