279 die fatto non fosse , si avea da provvedere clie nell’avvenire camminasse quella spedizione in altra maniera di quella che fino allora camminato avea, ed il suo consiglio era, che non si dovesse continuare questo modo di acquistare il paese nemico con gli edificii di tanti forti e tante rocche, le quali avriauo bisogno di troppa gran somma di danaro, che saria un certo modo di impoverire i popoli e ridurre a niente le casse tutte ; ma die era necessario che esso Gran Signore in persona si muovesse e andasse in Caramania o in Aleppo o in Amasia almeno, perchè dalla fama sua commossi i Persiani, temeriano tanto maggiormente e si rid umano ad ottime condizioni di pace. Turbossi il re udendo il parlar di Sinan , che lo tassava per la elezione di Mehemet e Io esortava a muoversi da Costantinopoli, cosa a lui di sospetto e noiosa. Pure allora passò con semplici escusazioni e tacile minacce a Sinan; finché avendo il Gran Signore avuto parlamento con la moglie intorno il consiglio di Sinan , fu persuaso dalla donna che tal cosa fosse proposta da colui per dar modo, in questa sua andata, di far entrar nel regno Mehemet suo figliuolo, e privarne lui padre ; per il quale sospetto , e per la mala soddisfazione che egli avea fino allora avuta in quel maneggio , si risolse di privarlo del carico di generale e relegarlo lontano dalla corte, come le signorie vostre eccellentissime avranno udito. Gon la privazione di Sinan, fu mandato Ibrahim-Kau ambasciatore persiano , dopo molti scorni, prigione in Erzerum , dove ancora si trova. Ma con tutti questi scontenti che ebbe il Gran Signore per la rotta del li suoi e per li tumulti commessi dal Giorgiano, deliberò nondimeno di simulare il mal animo, che con il Giorgiano preso