iB'j \ezzi al negozio, nè pratichi ancora di quella lingua , sebben si può sperare ,che fra due anni ancora possano pur prestare qualche servizio. Ma poiché io ebbi Mateca e Pasquale, servendomi quando dell’uno quando dell’altro, mandava il mio segretario messer Bonifazio Anteimi intendentissimo dei negozj, praticissimo del modo che s’avea a tenere, e confidente quanto bastava; il quale con molta modestia e con grande avvedimento m’ha fatto riuscire i negozj, col saper prender i partiti die allora bisognavano, non solo esponendo ma replicando e usando con somma destrezza e prudenza quell’ offizio molto meglio , che io non avrei potuto informarlo: di mamera che io dico il vero alla serenità vostra, tanta esser stata la mia confidenza in questo soggetto per tutte le altre sue condizioni ancora di bontà e d’intelligenza, che io stava assai confidente lui aver sempre a tornare con buona conclusione. Il suo merito, il servizio prestato tanti anni alla serenità vostra, a me nella prima ambascieria di Spagna, al alarissimo Corraro andato a sua maestà cesarea, e di nuovo a me ancora in questo laboriosissimo bailaggio, ricercheria che 10 mi estendessi nelle sue laudi, per le quali si movesse la serenità vostra e le signorie vostre eccellentissime a mag giormente gratificarlo ed onorarlo ad esempio di quei che servono. Abbia la serenità vostra pazienza in questa materia , perchè la lunghezza di tanta scrittura è già molta : dirò solo, che niuna cosa fa più ardito chi serve, che il vedere che gli sia riconosciuto il servizio suo conforme al merito. Ora a queste incommodità di negozio considerando 11 rimedio, poco aiuto può aver al presente il bailo, perchè i due dragomanni Mateca e Pasquale sono 1’ uno per i viaggi e l’altro per espedire le navi; quello al certo