s 11 3 donne e li danari, le quali donne hanno messo tanto possesso nell’animo di questo re, che molti,non sapendo altro dire, affermano che l’abbiano affatturato, stando la maggior parte del tempo con esse ragionando, e consigliandosi con esse anche delle cose di stato, buttando figure di chiromanzia sopra le cose del mondo, scrivendo eziandio li sogni, e quando taluni vengono ad effetto, le donne gli ricordano, eh’ egli è profeta di Dio; delle quali adulazioni egli ne sente grandissima contentezza, e sebbene è per natura avaro, con queste donne si può dire che sia prodigo, donandole di gioje, danari, e altre cose in gran quantità. Sogliono però esse donne, con licenza del re, alle volte u-scire del serraglio, quelle però che hanno figliuoli, sotto pretesto di andarli a vedere in caso di malattia: ed io vidi uscire la madre di sultan Mustafà Mirza, il quale eia alquanto indisposto, poco dopo mezzogiorno, col capo coperto con un caffetano di panno negro, cavalcando come fanno gli uomini, accompagnata da quattro schiavi e sei uomini a piedi. Usa esso re molti elettuarj per fomentar la lussuria, ed a questo tiene gente apposta, ed a quelli che li fanno migliori dà gran premj. Suole auco dare in serbo le schiave donzelle alle sultane per non ci spendere intorno, e quando comanda che siano menate a lui, esse le ornano con gioie, ed altri ricchi ornamenti. Ora sebbene dalle cose dette chiaramente si può conoscere l’avarizia di questo re, pure non resterò di dire alla serenità vostra alcuni particolari, li quali daranno maggior certezza di questo. Manda esso re nel paese di.......per tur- hauti e boraccini, in Corassan per velluti, rasi ed altri puuui di seta, ed in A leppo per panni di lana; e di tutte voi, ri, 8