378 dotti li Turchi, che non sapevano come levarlo dal Cairo. La seconda causa , che potria esser la rovina de’Turchi , è se continuassero, come ora fanno li Gran-Signori, nell'avarizia, nelle lascivie e nelle delicatezze, perchè perderiano ogni riputazione, e all’ esempio loro fariano anco li magnifici pascià, come ora se ne vede qualche principio, poiché di quattro regnanti e quattro massuli, cinque sono in lutto inesperti di guerra e di professione militare; ma questa seconda via, se ben ha da capitare a questo fine, sarà più lunga della prima. La terza causa della rovina de’Turchi potria seguire se un re di Persia valoroso, avendo pace, come ora, con il Tartaro, volesse ricuperare con 1’ aiuto e artiglieria e milizia Spagnuola il suo paese perduto, e che li Cristiani, se non tutti almeno la maggior parte, con una contribuzione che avesse e potesse durar cinque o sei anni li aju-tassero; e dico cinque o sei anni, perchè non bisogna pensare di soggiogar mai li Turchi nè vincerli se non ammazzandoli come loro fecero delli Mamalucchi in Egitto; e questo non si potria fare cosi facilmente, nè in poco tempo nè in due o tre sole battaglie. Ma perchè la prima e questa ultima sono più tosto cose da desiderare, che da sperare di vederle così presto in atto , ci risolveremo di aspettar la seconda , che è che questo imperio con le delizie, avarizia e lascivie dei Gran-Signori si vada pian piano corrompendo : perchè siano sicure le signorie vostre eccellentissime, che se piacesse a Dio permettere che questa potenza turchesca incominciasse un poco a marcire con tanti cattivi umori di divisione che ha di denaro e di male satisfazioni de’sudditi di fuori, potria in un tratto putrefarsi. È vero che