i75 sarà molto difficile il discorrer anco il modo, ches’ abbia a tenere nel trattare con quel governo. Chiara cosa è, che 11011 deve la serenità vostra fidarsi del giuramento , uè creder bastare dal canto di lei 1’ osservazione de’ capitoli della pace, e nemmeno quello che ha potuto credere al cuno , cioè 1’ amore del pascià verso questo serenissimo stato; perchè alla prima risponde il fatto degli anni passali, ne’quali contra il giuramento mosse il Gran Signore la guerra; ma anco in trallar questa pace, come scrissi io, il pascià ragionando con T ambasciador dell’ imperatore, che sostentava le sue ragioni coi capitoli che si contenevano nella Iregua, disse: « Ambasciadore, i capitoli sono un corpo « morto senza spirito, il qual si fa vivo secondo la vo-« lolita di chi abbia in animo di osservarli. » La seconda poco imporla, benché sia molto necessaria a lei T osservanza de’capitoli per la sua parte, se il Gran Signore non perciò ha rispetto a movere conila lei, quando pensa tornargli bene. Ed alla terza dico, ingannarsi chi crede esser amore nel pascià verso alcuno, 11011 che verso la serenità vostra di religion tanto diversa. Solo il suo interesse è quello che può tenerlo, siccome ho detto, a favore di questo stato. Non sono adunque queste le vere cause, ma sì tre susseguenti che sono: il credersi dal Gran-Signore esser questo serenissimo stato tanto abbattuto e di forze e d’ animo, che non possa e non sappia difendersi : la seconda la facilità di potere, assaltando alcun luogo della serenità vostra, ottenerlo; e per terza la speranza di trovarla senza compagno per la difesa. Dunque in tulli quei modi, che si può , si deve dalla serenità vostra far conoscere li contrarii, che sono: prima di far credere lei esser restata così potente di forze e vigorosa d’animo, che basti tuttavia a non gettarsi nelle sue braccia;