ago tutto ciò seguirono molte morti , molte prede , e molte cattività delli terrieri, e furono condotti all’esercito tur-cliesco donne, giovani, animali, e molta roba. Osmano intanto circondò la città ,che fu poi tre volte miseramente saccheggiata , e posesi a fabbricare la fortezza , cingendo li giardini e le case di Alìculì-kan e di Emir-kan , ed in quelle vi pose molta artiglieria eia mila soldati sotto il comandamento di Giaffet, pascià allora di Tripoli, ed ogni provvisione necessaria per il vitto. Mentre si atlendea alla fabbrica , avendo i Persiani inteso che Osman era caduto ammalato, tanto più arditi vennero a rinnuovare la battaglia; perciocché il principe con Alìculì-kan ed altri capi, con seguito di dodicimila persone , s’inviò verso l’esercito d’Osman, mandando cinque mila soldati a scaramucciare e far mostra. Osman, inteso un tanto ardire, avvisando che fusse grossa banda in loro difesa, spedì il Cicala ed il pascià di Caramitcon trentamila persone; le quali caricali li detti Persiani, li posero in fuga. Ma poi di nuovo li Persiani essendosi rivolti, quelli di nuovo li seguitarono, e così in queste ritirate finte, furono tirati i Turchi tanto lontani dall’esercito d’ Osman , che 1’ artiglieria non poteva aiutarli, dove in una certa crociera di colli furono dai Persiani terribilmente assaliti, con grandissima mortalità di essi Turchi; i quali impauriti dal numero non creduto tanto grande dei nemici, più che al combattere si disposero alla fuga , riportandone grandissimo danno , con poca perdita dei Persiani , i quali avrebbono seguita la distruzione di quelli , se la notte non fosse sopraggiunta. Pochi giorni dopo conoscendo che li Turchi erano già indeboliti di più di trentamila soldati, e certificali della malattia di Osman , che ogni dì si faceva più grave,