184 grazia e benevolenza; ma con questi , usandosi la medesima, si genera arroganza e insolenza, st imandosi da’Turchi quel modo solilo fra i Cristiani, bassezza e viltà d’animo e debolezza di forze: la quale impressione dee il ministro guardarsi di fare, perchè oltra che apre la porta a garbugli, si va a poco a poco producendo un disprezzo di sorte, che, conforme all’arroganza turchesca, passando d’un garbuglio all’altro si viene anco alla guerra, stimando essi poter ottenere ugni cosa con le minaccie del farla. Aggiungerò questo ancora, che è molto ben necessario, ne’ casi diiìicili e d’importanza, risolversi subilo a quel primo partito che sia giudicato potersi abbracciare, perchè quel voler far meglio e con maggior vantaggio, è causa d’indugiar sempre più e peggiorare il negozio. Adduco per testimonio il durissimo e prestantissimo senatore messer Marc’Antonio Barbaro procuratore, che io solo, conira l'opinion di sua signoria durissima e quella del prestantissimo e durissimo Badoaro , che Dio l’ubbia in gloria, volli accettare su quel principio, con la pensione di cinquecento ducali, quei confini della Dalmazia, tulio che io vedessi il fondamento delle loro signorie durissime esser fondamento assai saldo, perchè non aveva a quel tempo lu serenila vostra data commissione al alarissimo ambasciatore, che si accettassero i confini con obbligo di pensione. Ma io dubitando e prevedendo quel che avvenne, voleva pur concludere accettando la pensione, benché fusse vero non esserne commissione. Così è avvenuto, che andando di male in peggio il negozio, assicurandosi sempre più il pascià esser in ogni modo per durar la pace , per aver sentito anco già essersi disarmate le galee che erano a Zara in quel tempo, non si è potuto tentar più con speranza di ben finirlo; e benché con somma pru-