20 grandi li presenti, che fanno gl’imperiali ambasciatori al primo visir ed altri della corte, che ottengono quello che vogliono; e se bene il Gran Signore non si è risolto per la differenza che ètra il re di Transilvania e l’imperatore per li castelli ribellali al detto re, volendo prima aspettar tutti li denari, che l’imperator dee mandar a questa Porta, voglio credere che dopo venuti s’acqueterà, si per lucausa predetta, come per essersi molte volte lasciato intendere, che questo e li Persiani, (come si dirà ancor d’essi al suo passo) sono li più potenti inimici, che siano temuti dal Gran-Signore. Il re di Francia vi ha un suo agente, il quale non fa altro uffizio che mettere al punto vostra serenità conquesto Gran-Signore, come è sempre il solito di quelli ambasciatori ; ma sono in poco credito appresso questo magnifico pascià, nè si ha da dubitar che ad istanza loro questo signore mandi più armata fuori, come faceva a tempo del signor Kusten , e che nemmeno Francesi abbiano li favori che solevano avere; anzi quello che non ponno ottener loro, parlando in materia di ricuperazione di schiavi, vien ottenuto dall’ ambasciatore di sua cesarea maestà; e ciò, per opinion mia, per aver Francesi mancato di sovvenire le sue armate in Barbaria di remi ed altro, come solevano, talché convengono mandarli a torre di casa con interesse grande, ed anco per portare a quel re odio particolare il magnifico pascià per la presa della sua nave, che fu fatta dalle galee di Malta del 53, poco lontana dall’isola di Cipro, per non aversi potuto quei cavalieri pagar sopra l’entrate, che hanno in Francia. Sua maestà cattolica non è in poca estimazione, vedendo iTurchi che, con tutto che già anni quattro abbia perso un’armata, che fu presa da quella del Gran-Signore,