47° la mandasse, non riguarderia alla promessa fatta; e però si può dire clic non vi è altra amicizia che quella che porta di giorno in giorno il benefizio comune. Ma non è dubbio che se sua maestà ben considerasse quanto poco utile ha ricevuto da questa amicizia, e quanto danno ha fatto alla cristianità, e perciò quanta mala satisfazione ne prende ciascuno, meglio per lei sarebbe non l’aver mai incominciata. E sia certa la serenità vostra che sebbene come esce l’armata lurchesca pare che in Francia si disegni gran cose, però non ne succedendo mai alcuna d’importanza, assai presto ognuno si dimostra pentito, e come poi è tornata in stretto * pubblicamente si dice che il re non la farà mai più uscire, e nondimeno, sopravvenendo nuove occasioni, l’animo si offusca per l’interesse, e sebbene si conosce l’errore, pure vi si continua. Nè resterò anche di dire, che sebbene il re non paga l’armata quando la chiama , però li donativi che se gli fanno importano assai , ma mollo più quello che si dona a Costantinopoli. Dirò anche, che è voce che fra 1’ una parte e l’altra vi sia capitolazione, che le anime che si prendono siano del Turco, e gli stati del re. Ma però se si facesse qualche impresa d’importanza, si può stare assai in dubbio se anco le fortezze fossero consegnate in mano al re, oppure se restassero in mano del Signor Turco. * 1 Nei Dardanelli. a Benché manchi la solita conclusione dell’ oratore, pure teniamo per certo che la relazione sia perfetta a questo punto, avendo essa interamenie percorse le tre parti nelle quali era divisa, e toccate nell’ ultima tutte le condizioni che le erano proprie. =^©€3=