a3 i Oneste cose ed altre fece Enrico per abbassare i grandi; dopo, per assicurare il figliuolo ed anche il regno, diede eguale autorità a sedici, non facendo d’essi alcuno capo; il che era in vero ben consideralo, se dopo la morte sua ( non so per qual disgrazia ) tutti gli ordini suoi non fossero stati mutati; in modo che la sua estrema volonlà e testamento venne altramente pubblicata dal vero, ed ogni giorno il lutto va di male in peggio, nè resta altro che la reputazione di questo re, il quale è di buona indole, e di ottima speranza empie lutto il regno, perchè è bello, grazioso, di conveniente statura, dimostra dover esser liberale, comincia voler intendere quel che si fa, e con gli esercizj del corpo, studj delle lettere, e cognizione delle lingue, pare che avanzi e i compagni con i quali si esercita, e l’età, che è di quattordici anni. E questo è quanto posso dire della persona sua, dell'autorità, e del paese sommariamente. Ora verrò alle tre cose che sono fondamento degli stati, e tratterò prima della giustizia, dalla quale sono regolate tutte le operazioni dei popoli, siccome dalla virlù del cervello sono moderati tutti i movimenti del nostro corpo. Le leggi d’Inghilterra, che comuni si chiamano, sono parte osservate per antica usanza, parte prese dalla ragione civile, parte statuite nelli parlamenti. Queste come sono varie e diverse, così sono varj e diversi i giu-dizj amministrali in certi luoghi, che si chiamano le corti , e in determinati tempi dell’anno, e giorni giuridici, che sogliono chiamare i termini. La prima e principal corte è detta il banco del re ", * Court of King ’s Bendi ■