101 per aver da scusarsi ( non gli essendo da questo senato chiaramente risposto) di non fare alcuna impresane attendervi più di ciò che abbia fatto l’anno presente, io dico che a me non pare questa esser vera opinione, imperocché se tale fosse stato l’animo suo, gli averia bastato assai farne la prima istanza, e non venendo altra risposta, stare aspettando con tale scusa, ovvero venuta la risposta così risoluta, non far più nuova istanza, perchè così solamente poteva rimanere scusato senza tan to instantemente sollecitar di nuovo un’ altra risposta che avria potuto venire, se avesse ben avuto tale intenzione contra il voler suo. Ma sì non ha voluto restare in questa; anzi, oltra che egli stesso ne sollecitava a riscrivere, ne ha fatto fare medesimamente istanza più volte con parole eflicaci dal papa. E per aver pure tal risposta, che certamente chiarisse 1' intenzione della serenità vostra, prima che partisse d’Italia, partì di Villafranca per intertenersi a Savona, e poi come ho detto venne di lungo a Genova, dove aspettò anco otto giorni col papa, e tanto da poi che ritornassero le galere che hanno condotto sua santità alla Spezia. E quando ci concesse la licenza di partire, ci disse con efficacissime parole, che ritornati a Venezia dovessimo fare , per parte sua, istanza alle eccellentissime signorie vostre, che volessero in ciò tosto risolversi così in tempo , che almeno avesse la risposta risoluta per tutto il mese di luglio presen te, acciocché egli avesse tempo, scorrendo peri regni suoi di Spagna, di prepararsi di danari, genti, navi, vettovaglie e monizioni, di sorte che per tutto febbrajo prossimo futuro potesse, con le preparazioni di tutte le cose necessarie a tanta impresa, essere in Italia, e assaltare il nemico innanzi che fosse compitamente preparato