37 [sette mila ducati. Li conti , come abbiamo detto, sono quarantadue, de’ quali il principale è il conte di Benavente. Costui ha d’entrata da cinque mila ducati ; li altri hanno molto manco, sino a otto, e sette mila ducati. Oltre questi sonvi gli adelantadi ', dieci di numero, li quali hanno nelle provincie, dove sono capi, alcune preminenze , ma non giungono a gran somma, tranne lo adelantado di Granala, il quale ha da venti mila ducati d’entrata. In totale l’entrata di tutti questi signori di Castiglia ascende alla somma di un milione, e cento mila ducati. Costoro hanno giurisdizione ampia nelli loro stati; niente di meno le appellazioni delle loro sentenze si devolvono alle cancellerie regie, se non sono lontani più di cinque leghe dal loco ove fanno residenza le cancellerie, ovvero la corte regia. Li servizj eziandio che paga il regno al re, come di sotto diremo, sono ripartiti secondo la porzione loro , e delli sudditi, e vassalli di questi particolari signori. Sono altresi obbligati ogni volta, che si fa guerra per interesse della corona di Castiglia , mandar una certa quantità di gente, secondo come il re fa la distribuzione. Sono eziandio obbligati d’andare in persona ogni fiata, che il re va in persona in campo. Gran parte delli castelli minori di Castiglia è sotto la giurisdizione di questi signori privati ; le terre principali sono del re, e sono in numero molte, ma diciotto sono le principali, le quali sono capo ciascheduna d’esse d’ una certa parte di Castiglia , come di sotto si dirà , dove parleremo del modo di convocar le corti del regno. Io ne ho veduto poche di queste diciotto, cioè Burgos, Vagliadolid, Ma- 1 Vedi Voi. i.° pag. 23, not. a.