.Auicorchè la legazione nostra del convento di Nizza siaistata da poco tempo in qua, principe serenissimo *, gravissimi ed eccelleulissimi signori, e che noi abbiamo anco sempre scritto tutto quello che è stato negoziato, e tuLti i successi delle negoziazioni nostre, sì che poco o niente di nuovo ne resterebbe a riferire in questo luogo alle signorie vostre eccellentissime, nondimeno per seguire il laudabil costume di questa nostra ben istituita repubblica, quasi rendendo ragione della villicazion nostra, secondo il detto dell’Evangelo, narrerò brevemente tutte quelle cose che mi pajon degne di esser da loro udite, specialmente in queste occorrenze presenti, nelle quali è da procedere tanto maturamente e consultamente, ponderando bene tutte le cose prima che si venga ad alcuna deliberazione, quanto in alcun tempo mai difficilissimo a questa nostra repubblica fosse di bisogno. Partiti adunque ilclarissimo M. Marcantonio Cor-naro, mio onorevolissimo collega, ed io, il venerdì santo (che fu alli 19 di aprile) da Venezia, così sollecitati dalla sublimità vostra, e il lunedì di Pasqua da Padova, dove ci eravamo fermati il sabato santo so- lo , con il dì solenne della domenica , per fare elezione 1 II doge Andrea Gritti.