i3o tempora sono stali, con danari presi hanno sfalcato il tributo che pagavano, di modo che l’imperatore di tutta la Germania non ha oggi dieci mila fiorini all'anno, i quali tutti ancora sono dispensati. Autori là non ha il serenissimo re de’ Romani d' aver danaro dall’imperio senza dieta imperiale, la quale porta seco quelle difficoltà , che ognun conosce. Vero è, che Norimberga e Augusta, osservantissime di quella famiglia d’Austria, danno alquanti fanti ogni volta che occorre, e così il marchese Gioachino di Brandemburgli elettore , e il marchese Giorgio , e il duca di Baviera; ma questi contra Turchi solamente, per l’interesse che hanno della propinquità de’medesimi. E perchè così la potenza e quiete, come la debilità ed inquietudine di sua maestà molto dipende dalla riconciliazione e concordia della Germania, dirò che due sono le cause della perturbazione della Germania. La principale è la grandissima potenza che veggono essere nell'imperatore e re de'Romani per li gran stati, che hanno in Germania; perchè, come ho detto, vanno quasi dall'un capo all’altro della medesima, olirà i regni della Spagna, egli stati che sua maestà cesarea ha in Italia. Aggiungono a questo, che casa d'Austria è intenta alla monarchia della Germania, e pigliano per argomento, che Massimiliano di felice memoria liberò l’Austria d'alcune soggezioni dall’impero, che sogliono aver gli stati imperiali. Poi successe , che difendendo questa maestà cesarea Trajetto inferiore nellaGermania-Bassa (Utrecht) contro il già duca Carlo di Gheldria, ella si tolse tutto quel vescovato, eh’è membro e principe dell’imperio, nobilissimo , e potente. Vero è che pare, che esso vescovo si contentasse, e dal sommo pontefice avesse un breve di