434 uè, e spesse volte dice messa, e la settimana santa ogni anno si ritira in quello delli suoi luoghi che è più vicino alla corte, e predica, e di continuo fa fare molte opere pie, e specialmente in Reims che è il suo arcivescovado. Ha circa a cento mila franchi d’entrata di benefizj, delli quali ne spende manco che può, e si dice che ogni anno ne mette in capitale più della metà, oltra li doni e grazie che gli fa sua maestà, in modo che è per fare grandissimo tesoro, la maggior parte del quale si tiene che sarà per li figliuoli del duca suo fratello. Per il che sua eccellenza gli porta grandissimo rispetto, e mostra deferirgli assai, e procedono sempre uniti nelli maneggi di sua maestà. Il sig. contestabile è stato in grazia di sua maestà sopra tutti gli altri ; ma se lui si liberasse di prigione, in quale stato egli fosse per ritornare appresso di lei non si potrebbe dir cosa certa , non si avendo mai sua maestà lasciato intendere qual sia l’animo suo verso di sua eccellenza; ma avendo già dato la suprema autorità di tutte le esecuzioni alli signori di Guisa , con gran difficoltà si può credere che sia più per levargliela. Ma dall’altra parte avendo il re in tutti gli altri maneggi conosciuta sua eccellenza prudentissima, e vedute tutte le cose sue prosperare sotto il suo governo, quando egli fosse liberato appena si può credere che sua maestà si potesse astenere di non lo ammettere di nuovo, almeno in parte del governo. Il che se avvenisse, sua eccellenza è di tal prudenza e sa cosi bene accomodarsi ul volere di sua maestà, che si può credere che facilmente ci potrebbe ritornare poco meno che nel pristino stato. Ma il modo della sua liberazione si vede quasi impossibile senza la conclusione della pace, la quale non è