78 delle nostre cavalcature, e metterle in ordine; continuando il viaggio nostro, al li 25 giungemmo in Brescia, dove intendemmo la santità del pontefice essersi fermata in Piacenza; e stemmo fino alli 29 aspettando la vostra commissione. La quale (con quella reverenza che si doveva da noi) ricevuta e letta, ritrovammo due cose principalmente esserci state commesse: Tuna di procurare, stando appresso sua santità, con ogni studio e diligenza possibile, la pace tra la maestà cesarea e il cristianissimo per nome della serenità vostra, come quella cosa sola che pareva unico e salutar rimedio alli estremi pericoli nei quali si trovano e la república nostra e la cristianità tutta; e quando, fatta ogni diligenza, si trovasse questa disperata, in quel caso fare ogni uffizio perchè almeno fra loro ne seguisse una più lunga tregua che si potesse. L’altra d’esortare la maestà cesarea a restar quest’anno in Italia, e mandar subito il principe Doria con tutta l’armata sua a congiungersi con la nostra in Levante; e con questi modi fare ogni gagliardo sforzo per difendersi daH’offesa di sì crudel nemico, e, polendo, offender lui: di sorte, che non s’avesse più da temere le forze sue. Delle quali due parti discorrendo, esporrò alle signorie vostre eccellentissime quanto in ciascuna mi pare che all’uffizio nostro e al desiderio loro si convenga. E perchè dalla seconda nacque mala soddisfazione dell’offerta che ha fatto Cesare alla serenità vostra per l’impresa dell’anno futuro contra il Turco, di questa ancora parlerò, e narrerò quanto mi parerà necessario da intendersi da lei, e degno di non poca considerazione. E cominciando dalla prima, vedrà la serenità vostra come è mossa, e in che modo è proceduti! la santità del pontefice in questo maneggio; le difficoltà