5o diviso in isole, e terra ferma. Le isole sono in buon numero con le piccole, ma tre sono le maggiori. La prima e principale è l’isola Spaglinola posta quasi sotto il tropico di Cancro, lontana dalla Spagna circa due mila miglia, e grandissima. Alcuni la fanno poco minore della Spagna; ha molte montagne, e molte fiumare. Gli Spaglinoli hanno edificato in quest’isola tre cittadi, e la principale si chiama S. Domenico, nella quale fa residenza l’almirante, e il consiglio regio. Questo almiran-te è figliuolo di Colombo Genovese, e ha grandissime giurisdizioni concesse a suo padre, benché molte gli ne sono state usurpate, e continuamente gli sene usurpano dell’altre; io l’ho lasciato alla corte, dove era andato per espedirsi. Quest’isola soleva essere abitatissima, talmente che Pietro Martire, il quale è Milanese, e del consiglio dell’Indie, ed ha eziandio il carico di scrivere l’istoria di quei paesi e di quelle navigazioni % mi afferma che fra l’isola Spagnuola e la Giamaica, che non è molto grande, solevano essere, quando furono ritrovate da Colombo, un milione cl’anime e più; ora per li crudeli trattamenti de’Spagnuoli, li quali si per le grandi fatiche che hanno dato a quelli poveri uomini insueti, in farli cavar l’oro, si per li morti da disperazione , la quale è stata così grande cosa, che s’hanno trovate delle madri, le quali hanno ucciso li propri figliuoli, sono mancali quasi tutti, talmente che ora nell’isola Spaglinola non sono 7 mila anime, e ora comprano degli schiavi negri della Barbarla, e li mandano lì alle miniere; deili quali mol- * San Domingo. » Ed effettivamente la scrisse in latino sotto il titolo De orbe novo decudes Ili ; opera rarissima, specialmente neU’edizione originale. Fu tradotta in francese e stampata in Parigi nel i532 da Simon de Collines.