»14 DELL* HISTORIA 1549 tentato così principale in Italia , non ha dubbio , che quando haveiTe voluto porvi iludió , non fuf-fe potuta divenire la loro fattione potente . Ma conoicevano di grandiiiìmi mali poter eiTer al publico cagione queila tanta colleganza con particolari perfone nella Corte di Roma , & quello nome di tattione principiato in Roma , per occaiione di Eccleiìailiche dignità , poter andar ierpendo nella propria loro città ancora , & contaminarla di queila peile ; però fé ne attennero tempre . c‘55* Riufcì finalmente Pontefice creato per adoratio-cmi. dui ne Giovati Maria Cardinale dal Monte , di patria ^vonufi. del Monte Sanfovino nella Toicana ; huomo , che £>.8- falito alla dignità di Cardinale fenza alcun patrocinio di nobiltà , ò appoggio di parenti , era in Sii uaJ. concetto de gli huomini di molta bontà , & virria qua " tù , & fopra tutto di perfona neutrale , lontana dalle partialità de’ Prencipi grandi ; onde iliman-dolo ugualmente , ò lor confidente , ò almeno non diffidente , alla nominatione fatta di lui al Ponteficato dal Cardinal Farnefe , havevano volentieri preftato 1’ aflenfo i Cardinali Imperiali , & i Francefi infierne . Sentirono i Vinetiani di queila elettione molta allegrezza , perfuadendofi , eh’ e-gli non dipendendo più dall’ Imperatore , che dal Rè di Francia , fuife per procurare di confer-varfi 1’ uno 6c 1’ altro amico ; & parimen- te d’ introdurre frk loro in Italia principalmente la pace . Così fù fubito dal Senato commetto a Matteo Dandolo fuo Ambafciatore in Roma , che con efficaci parole affettando que- llo vero , & interno affetto de’ loro animi , chumat* dovette rallegrarti con Giulio ( così volfe il nuo-cui.o in. vo pontefice etter chiamato , & fù Terzo di quefto nome ) & poco appretto gli fù deftinata una folenne Ambafciaria di quattro primarii Se-matiu. natori , che havettero a condurfi a Roma a preila: