I 23 pedita, anzi è eccitata, nè s’è veduto in mio tempo che abbia fatto grazia, se non a due, ovvero tre rei per omicidio puro, eccetto però nella Germania , nella quale, come re de’Romani, fa assai grazie, ma solamente per omicidj puri, per conservare la sua giurisdizione, la qual’è che quando entra un re de’Romani in ciascheduna terra della Germania , tutti i banditi ritornano dove è sua maestà, e vi stanno quant’ella vi dimora, se per pubblico proclama non si fanno partire, ai quali sua maestà può fare quelle grazie eli’ ella vuole. E principe elemosinario, e fa molte pie opere. È d’ottimo ingegno; intende benissimo le cose de’suoi stati; si diletta delle cose naturali; ha cinque lingue, cioè Francese, la quale gli è nativa, Spagnuola, Germana , Latina e Italiana. La serenissima regina è della medesima età, ed è bellissima, onestissima, religiosissima, e al marito ubidientissima, onde procede un tanto amore fra loro, ch’è una cosa rara. Ha dieci figliuoli, e n’ha avuti undici1, ma uno, che gli nacque a Praga nel mio tempo, morì. Fra questi dieci solivi tre maschi; il primo ha nome Massimiliano, il quale è d’anni quattordici, grande, bello, e grave; il secondo Ferdinando, ed è d’anni dodici, più bello ancora e più umano. Hanno ambidue tre lingue , cioè Latina proprissima, Germana, e Boema. Il terzo ha nome Carlo, il quale ha solamente quattro mesi. Al primo si disegna dare tutti questi stati patrimoniali, e il regno di Boemia con le membra sue, e farlo imperatore. Al secondo si propone dare il ducalo di Milano, ovvero farlo conte di Fiandra, e signore di tutti quei paesi, dan- 1 E n’ebbe poi altri quattro.