271 u quella, se non per un segno che la mia servitù le sia stata grata , e per prendere animo di poterla servire in ogni stato, e grado che le piacesse di collocarmi. Nè finirò se non prima, senza dubitazione alcuna e senza invidia d’altri, mi lauderò del servizio fattomi da Luigi di Agostino mio secretario; la diligenza del quale e la fedeltà verso la serenità vostra, non cede punto a qualunque altro sia fuori al servizio di questo illustrissimo dominio, e con più ardore alla serenità vostra, che me medesimo, lo raccomando.