4°7 vestiture, al che mancando, restano condannati in danari; e ornai la gravezza è fatta tale per le continue guerre, che si vede la nobiltà di Francia quasi tutta impoverita. Si domanda questa milizia V arriere-ban, perchè devono uscire ultimi alla guerra, e per difesa del regno, e possono essere circa sedici mila cavalli; ma non escono tutti in una fiata, ma quella parte che ricerca il bisogno, e per esser questa assai trista milizia, non andando essi signori alla guerra, ma mandando, per il più, servitori, ed anco male a cavallo, si è inteso che il re disegna di levar loro F obbligo di mandar persone alla guerra, ma piuttosto contribuir per porzione in danari, e con quelli aumentare il numero delle genti d’arme. La seconda parte è di quelli che si domandano di roba lunga, e si dividono in due sorte. La prima, che è la più civile, è di quelli che esercitano le giudicature, e tutti gli altri ufiìzj del palazzo, e similmente che maneggiano li danari e conti del re; li quali tutti offizj sua maestà vende in vita del compratore, e per essere di onore e d’ utile si comprano per gran prezzo ; godono anche li principali molti privilegj come se fossero nobili, e s’ottengono anco facilmente per li discendenti. L’altra sorte è di mercanti, li quali non hanno modo di partecipare in alcuna sorte di onore, ma se pure vogliono dar qualche grado ai loro figliuoli, fanno farli dottori, con il che sono abili ad esercitare le giudicature come l’altra prima sorte di persone, con tutto che si possa dire che in loro principalmente consista la ricchezza di Francia. Però non è imposta loro altra imposizione particolare, che il pagamento di fanti cinquanta mila per mesi quattro, per difesa del regno in tempo di guerra, la quale contribuzione da qualche tempo in qua