i!\o far r espedizione contea infedeli, el farne pio visione di denari, fu aiutato d’una gran somma dal popolo di Londra; per il che molti privilegj furono concessi a’Lon-driotti, tra i quali fu il governo della città, che allora cominciò ad aver forma di repubblica: e sempre andò di bene in meglio, facendosi nobile e ricca. Tutto il popolo è diviso per collegj d’artefici, che noi chiamiamo scuole; come saria dire, tutti i lanari comprano dal re il privilegio di poter far compagnie tra loro, formare le loro regole, dare il prezzo ai panni, difendere che altri, che non sia dei loro, faccia il mestiero, ed altre simili cose, acciò che il tutto passi regolatamente; nè può entrare alcuno in quelle compagnie, se prima non ha servito sei o sette anni a quelli che sono del mestiere. Questi, mentre che servono, si chiamano con nome conveniente al modo del loro servizio, che significa quelli essere di sorte pari, ma ai servi comparati, perchè mentre che imparano l’arte servono ai padroni, ed i loro maestri hanno sopra quelli giurisdizione, come se fossero schiavi; ma finiti gli anni della servitù, ipso jure, sono fatti cittadini di Londra, benché alcuni altri, per danari, acquistino prima la cittadinanza. Vengono ancora le femmine all’istesso servizio, e da tutte le parti del regno concorre a Londra una gran moltitudine di gente, ed in quel luogo acquista ricchezze, onori, e maritaggi; e quello che ho dello del mestier della lana, intendo anco di tutti gli altri artilicj. Tutta la città poi , sia d’ uomini nobili o nuovi, fa il suo senato, il suo podestà, chesi chiama lorcl major, cioè maggiore, e due tribuni delti sherijf, e lutti questi sono per dar ragione al popolo. La ciltà è divisa in ventiquattro parti, che si chia-