6a meno si estimi offeso dal duca di Ferrara, perchè se ha dato favore alla parte Francese, gli pare avergli dato causa lui, avendolo sempre reietto per rispetto del pontefice. Gol re d’Inghilterra ha eziandio mal animo, e molti mesi sono io scrissi a vostra serenità, che fra loro cominciava a nascere discordia; ora mò, che è conclusa la pace fra il regno di Francia, e quel serenissimo re d’Anglia senza suo intervento, penso che sia malissimo soddisfatto. Verso l’arciduca suo fratello, per l’importunità sua , che mai non cessa di domandar cose nuove a Cesare, si giudica non abbia molto amore. Aveva pretermesso, dicendo di sopra della natura di sua maestà, d’aggiungere quest’altra condizione, che Cesare è di poche parole e di natura molto modesta; non si eleva molto nelle cose prospere, nè si deprime nelle avverse. Vero è che più sente la tristizia, che l’allegrezza, giusta la qualità della natura sua,la quale ho detto di sopra essere malinconica. Veramente in questa cosi grande vittoria avuta contro il re cristianissimo usò tanta modestia, che fu un miracolo; non si vide un segno d’insolenza, uè in parole, nè in movimento alcuno. Ben ha una parte non laudabile molto, dico d’inclinazione naturale; che, per quanto mi disse il suo confessore, col quale avevo qualche familiarità, dico il frate di san Francesco, che mori in Vagliadolid, è naturalmente Cesare memore delle ingiurie fattegli, nè le può dimenticare così facilmente. Questo è quanto si può dire da me della persona di Cesare, degno di notizia di questo eccellentissimo senato. Venendo mò alla persona dell’arciduca d’Austria, unico fratello di Cesare, dico che questo è d’età di ventitré anni. Già sono passati quattro anni, ch’io non