I 24 dogli la figlia del l’imperatore per moglie con la fortuna, che indi ne può seguire, secondo la promessa che ha fatto Cesare a sua maestà. Il terzo si disegna farlo re d’Ungheria. La prima figlia, che è d’anni tredici, nominata Isabella, è promessa al serenissimo redi Polonia, giovane, il qual’ è incoronato re, e la menerà fra un anno, se non interverrà qualche sinistro accidente. La seconda si riserva per l’illustrissimo d’Orleans, se si potranno comporre quelle difficoltà. La terza è promessa all’ unico figlio dell’ illustrissimo duca Guglielmo di Baviera, per pacificarsi con quelli duchi. Sua maestà è principe di molti bellissimi, e grandi stati, e potente di gente a cavallo, e a piedi. La Slesia, Lusazia, Boemia, Moravia, Austria, fanno buoni cavalli grossi, e in gran numero, e forse da cinquanta mila: Boemia sola ne darebbe venticinque mila; Austria ne daria dieci mila. Del contado di Tirolo, Alsazia, Svevia, e altri suoi paesi, avrebbe fanti venti mila buoni, ese ben si dice che del contado di Tirolo solo sua maestà potrebbe trarne dodici mila, nondimeno, per quello che dicono i più sensati, se non volesse lasciare che le miniere del detto contado rumassero, non potriano uscirne più di otto mila. Il resto si caveria dall’Alsazia, Svevia, ed altri paesi, se non vi fosse altro impedimento. Cavalli leggieri non sono nella Germania, eccetto in Carinola e in Ungheria, ma pochissimi: di Schiavonia non parlo, perocché sua maestà ha perduto quasi tutto quel paese coi Turchi. I cavalli dell’Ungheria tenuti fin ora da sua maestà , non si stimano buoni ; anzi sua maestà il primo anno che andai a quella legazione, al qual tempo ella credea che l’impresa contra il Turco avesse a farsi mag-